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Friggione romagnolo (il fricò della mamma)



In casa mia ho sempre sentito parlare di Fricò, la nonna era romagnola e la mamma aveva preso da lei molti termini e abitudini alimentari, ma non sapevo assolutamente cosa fosse il friggione finchè non sono venuta ad abitare a Bologna.

Diciamo che il Fricò è un parente del friggione bolognese e il suo nome significa frigolare, soffriggere. Infatti per prepararlo bisogna soffriggere, peperoni, melanzane, cipolle, zucchine e sposare il tutto con il pomodoro fresco. Si usa come contorno di accompagnamento a carne o pesce, si può condire la pasta, ma è anche buonissimo con squacquerone e piadina.


La mamma ci metteva una mattinata intera per prepararlo e friggeva proprio le verdure, terminando con una bella padellata di patate fritte. Certo è che questo contorno era sì gustosissimo, ma un po' pesante da digerire, ma allora noi eravamo giovani e "digerivamo anche i sassi".

Io, nel corso degli anni, ho fatto alcune modifiche e ho tolto completamente le patate, spero di aver raggiunto un buon compromesso tra gusto e salute. Provate!


Ingredienti

  • 4 belle cipolle grandi (io uso le tropea)

  • 3 melanzane oblunghe

  • 4 zucchine

  • 2/3 peperoni

  • 4, 5 pomodori maturi o una scatola di pelati

  • olio extravergine di oliva

  • Sale e pepe


Preparazione

Tagliare le verdure a tocchetti non troppo piccoli e ripassarle in padella con poco olio una alla volta, separatamente, per rispettare i diversi tempi di cottura. Lasciarle al "dente" cioè un po' croccanti e poi sistemarle nelle loro ciotole. Le cipolle, che io taglio a tocchi e non a fette sottili, vanno fatte stufare lentamente e non fritte. Usate le cipolle che volete, io preferisco le rosse di tropea, ma se volete un sapore più forte ci sono le bianche o le dorate. A questo punto versare tutte le verdure in una padella capiente, aggiungere il pomodoro fresco, precedentemente pelato e tagliato a cubetti, salare, pepare e finire di cuocere, a fuoco basso senza disfare le verdure che devono mantenere la loro individualità. Ricordate non è una salsa, ma un contorno di verdure.

Io lo faccio qualche ora prima di portarlo a tavola, lo lascio riposare, mi piace pensare che così i diversi sapori si fondono per formare un piatto squisito. Buon appetito!



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